Ecco una selezione di alcuni spettacoli prodotti dalla Compagnia Teatro degli Angioli!
Sherazade e la melanzana (2018-2022)

La “mela inzana” arrivata dall’Oriente si stabilisce nell’isola e docile si lascia declinare in due fra le ricette più creative e rappresentative della opulenta Sicilia . Impareremo così i segreti della cucina del Gattopardo passando per aneddoti e ricordi del Duca di Salaparuta, autore anche di un autorevole libro del 1930 sulla salute, Cucina vegetariana e naturismo crudo, e districheremo il mistero della parmigiana di melanzane,che con Parma non c’entra nulla…

Pierino e il lupo (2011)

Spettacolo diretto da Massimo Sgorbani e in collaborazione con Agon (Massimo Marchi) facente parte dell’edizione 2011 de La Milanesiana (sotto la direzione di Elisabetta Sgarbi), grande “laboratorio di eccellenza” di letteratura, cinema, musica, arte, scienza, filosofia che vede la partecipazione dei maggiori talenti dei vari campi della cultura e che ha come fine quello di far incrociare saperi e arti diverse, sia per provenienza culturale che disciplinare.
Susanne Valadon (2005)




Si tratta di una corsa per le strade di una Parigi Bohemienne in continuo fermento sulle tracce di una fra le più singolari ed originali pittrici del movimento impressionista, madre di Utrillo (il pittore di Montmartre) modella, musa ed amante di numerosi personaggi celebri fra cui Toulouse Lautrec, Renoir, Zandomeneghi ed Eric Satie, musicista straordinario. Dagli anni della sua prima infanzia alla maturità, le scene sono scandite da ingredienti che, immortalati nelle tele degli impressionisti, strizzano l’occhio alle suggestioni della cucina francese. Il tutto in chiave brillante e briosa sul ritmo degli scatenati can can, gli scoppi di tappi di champagne e il roteare delle pale dei mille mulini della Butte.
Note di regia: E’ uno spettacolo che piace, affascina e interessa non solo nella sua formula teatrale, ma soprattutto nella chiave più completa, per cui fra l’altro è nato, arricchito da una cena impressionista (nata da un’amichevole conversazione con il giornalista e scrittore Allan Baj). Così fra aneddoti, quadri dei più famosi maestri e prelibatezze dell’epoca, il pubblico ha la sensazione di un tuffo nel passato e di”nutrirsi d’arte”, come ci è stato detto.
Diritte al diritto (2012)

2 Giugno 1946.
Per la prima volta, votano le donne di tutta Italia. In questo giorno cosi carico di storia e di significati, si ripercorre indietro nel tempo, la strada, i sacrifici e le battaglie che le donne nel mondo hanno dovuto affrontare per arrivare a quel fatidico traguardo. Il diritto di voto alle donne.
Nel 2 Giugno del ’46 una di loro, che attende impaziente il suo turno alle urne, racconta, stupisce, diverte e intrattiene il pubblico tra immagini sconvolgenti e musiche dell’epoca.
Note di regia: Musiche di repertorio, filmati dell’epoca e immagini di suffragette, fanno da sfondo al racconto del voto alle donne. Valeria Ferrario, nei panni di una donna comune in coda alle urne nel Giugno del 1946, racconta, affascinando e stupendo, come il ”sesso debole” sia riuscito ad arrivare fin lì.
Zona Cesarini … calcio, tango e migrazione (2008)

In questo spettacolo si ripercorre la carriera del grande goleador italo argentino Renato Cesarini, a cui si deve il neologismo entrato prepotentemente nel linguaggio italiano come “Zona Cesarini”, ovvero quegli ultimi minuti della gara in cui Cesarini riusciva sempre a segnare.
Quel gol arrivato al 90° minuto, quando nessuno se l’aspettava, dimostrò a uomini e donne incollati alla radio per Italia-Ungheria cosa significa credere nei sogni e nell’impossibile!
Un calcio giocato con la testa e non coi piedi, come amava insegnare aisuoi ragazzi il “Maestro dei maestri”. Sullo sfondo le grandi emigrazioni di italiani affamati ed affollati nei porti verso l’AMMMERIKA, il grande sogno, l’Italia che diventa fascista e colonialista, il dopoguerra e la nascita della FIAT. Cesarini non si piega ad alcun compromesso e fa delle sue mitiche reti all’ultimo secondo il paradigma di una filosofia di vita.
Note di regia: Immagini di repertorio, foto e musiche dal vivo (meravigliosamente interpretate dal maestro Davide Bonetti) fanno da cornice alla vita di uno dei più fenomenali protagonisti del calcio mondiale. Durante alcune rappresentazioni abbiamo permesso al nostro pubblico di calzare le scarpette da tango e lasciarsi trasportare dalla musica in un viaggio al di là dell’oceano, riuscendo inoltre ad avere teatri con cucina e menù in tema con lo spettacolo, hasadas e vino argentino.
Rapporto Doris Duranti (2010)

Sulle orme di Doris Duranti, personaggio affascinante e spregiudicato, famosa anche per la sua
relazione con Pavolini, raccontiamo la storia del primo cinema italiano.
Doris nasce a Livorno, città che a fine ‘800 vantava già 17 cinematografi, compresi quelli all’aperto.
Sul litorale nascono anche i famosi stabilimenti Tirrenia, culla del neonato cinema italiano.
La stessa culla, lo stesso destino. La stella di Doris sembra irrisolubilmente legata al grande schermo: Roma ,Cinecittà, le colonie africane, e poi Venezia con il sogno improbabile del Cinevillaggio.
Scaturito anche dalle esperienze del laboratorio di drammaturgia tenuto lo scorso anno proprio in occasione della festa del teatro, il testo si propone di riflettere anche sul difficile rapporto fra arte e
potere.
CERCANDO MONTESSORI
Essendo una realtà della casa da più di 3 anni ed avendo sperimentato quotidianamente sul campo il contesto e approfondito la storia, abbiamo pensato di proporre un percorso che, collegandosi con il 150enario delle celebrazioni montessoriane, che a causa Covid sono state rimandate, possa essere di spunto a diverse riflessioni e momento di aggregazione e scambio arricchente. Attraverso una serie di laboratori, collegandosi con il 150enario delle celebrazioni montessoriane, volevamo proporre uno sguardo veloce su alcune delle diverse figure che affiancano il lavoro dell’attore e che permettono di creare quella magia che al pubblico sembra una cosa semplice, ma che in realtà è frutto di molto lavoro e grande professionalità, vorremmo arrivare a produrre un podcast, un omaggio alla figura di Maria Montessori. Questi nostri laboratori sono delle proposte, quasi un assaggio a cui vi vogliamo invitare, una carrellata dei mestieri del teatro, uno sguardo dietro le quinte a tutto quello che precede ed affianca la messinscena di uno spettacolo sino all’alzata di sipario, al debutto, alla prima. Così come Maria Montessori proprio qui in via Solari 40 progettò e mise in essere dei laboratori di artigianato per la sua Scuola dei Bambini (che poi fornirono a tutta Europa e fino in America e in Russia i materiali e i supporti al metodo), così ci piacerebbe che i nostri interventi artigianali rappresentassero un inizio, e che una volta assaggiati i nostri corsi i partecipanti mostrino di essere affamati di proseguire nella conoscenza ed nell’approfondimento, tanto da chiederci di avere continuità. Anche noi infatti possiamo tranquillamente parlare di metodo, perché tutto quello che di solito costruiamo per andare in scena (scene, costumi e tutto quanto sia funzionale alla storia e al personaggio), ha come base la filosofia del recupero e del riciclo e tanta esperienza sul campo che porta a trasformare con la fantasia ogni oggetto in meraviglia. Gli attori della compagnia lavorano esperienziando un metodo che possiamo dire essere il risultato di tanti metodi, appresi ed affinati negli anni.
Partiremo dunque con un laboratorio vero e proprio di recitazione dove verranno spiegate le varie tecniche e metodi delle diverse scuole. Si proverà a capire l’importanza del movimento del corpo nello spazio o della stasi, le dinamiche di gruppo, il ritmo, la qualità della voce, il registro comico ed il drammatico.
In un secondo tempo un laboratorio di scrittura teatrale permetterà di lavorare sui personaggi e dare la misura delle diverse tecniche per arrivare a mettere a fuoco un testo: ci eserciteremo in stili e colori, dialoghi e monologhi, sempre alla ricerca di un risultato sincero e coerente con il tema del progetto. Creato il personaggio e il testo , giocando fra consolle e cursori, potremo imparare ad usare i microfoni e fare una incursione nel mondo delle radiofonia; oltre alle basi tecniche, spiegheremo l’impostazione della voce e il ritmo e i colori necessari, per dar vita alla creazione di un podcas. Aiutati dai membri della compagnia i partecipanti cercheranno di produrre un momento di narrazione da condividere con il resto del Quartiere Umanitaria.
Il nostro obiettivo è quindi arrivare ad un prodotto, di cui racconteremo le fasi con i nostri alunni prima di darne ascolto. Le improvvisazioni, che potranno essere anche pubbliche, saranno il modo giocoso per sperimentare quanto appreso.
Il podcast sarà donato alla Casa per l’inaugurazione dello spazio Montessori.